Cardarelli, la mia segnalazione sul concorso interno

«La denuncia arriva dal consigliere regionale del Pd, Antonio Marciano. E si riferisce all’attribuzione di funzioni di coordinamento dell’area sanitaria e tecnica del Cardarelli affidata a una selezione interna all’ospedale. «La commissione esaminatrice – scrive Marciano in una nota – mette a disposizione ottanta punti di cui trenta per la valutazione titoli (massimo quindici per la carriera, sei per titoli di studio e nove per il curriculum) e cinquanta per la prova colloquio. Vale a dire che c’è una sproporzione alta tra storia professionale, curriculum, titoli e prova orale». In questo modo, secondo l’esponente del Pd, si rischia di mortificare qualcuno a vantaggio di altri che hanno, magari, tutte le carte in regola. Insomma per Marciano il risultato del concorso potrebbe determinare «una valutazione non giusta, non equilibrata».

Su Facebook – dove è state postato un intervento di Marciano – i commenti si sprecano. E le illazioni pure. Sta di fatto che l’incongruenza nell’attribuzione del punteggio è, effettivamente, innegabile.

Ma quali sono queste figure professionali a cui fa riferimento il bando? Si tratta innanzitutto di sei collaboratori sanitari di radiologia medica da assegnare ad altrettanti reparti. Vale a dire: radiologia vascolare, radiologia generale tac, radiologia generale area tecnica, radiologia padiglione Palermo, medicina nucleare e neuroradiologia. E di altri tredici collaboratori professionali sanitari infermieri che andranno distribuiti presso i reparti di chirurgia toracica, oncologia, urologia, endocrinologia, autoparco.

Riprende Antonio Marciano: «Il rischio che si corre è che nel principale ospedale del Mezzogiorno si continui a far prevalere la logica organizzativa a danno di quella dell’assistenza». Il concorso interno – che prevede l’accettazione delle domande entro il prossimo 17 luglio – è il frutto di un accordo protrattosi a lungo, che si è concluso lo scorso anno, prima cioè che venisse nominato il commissario straordinario.

La selezione dovrebbe essere fìssata a fine estate. «Come possono le organizzazioni sindacali, in sede di contrattazione, concordare per una valutazione che attribuisce una sproporzione così alta tra storia professionale, curriculum, titoli e prova orale?» si domanda, infine, l’esponente del Pd in Consiglio regionale. I sindacati sostengono che in questo modo non si privilegiano solo gli anziani ma si dà spazio anche ai giovani».

Articolo tratto da Il Mattino

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